Chi è Paolo?

La parola “impegno” è parte integrante della vita di Paolo. Due splendidi bambini, un lavoro come geometra, docente e numerosi hobby, ma è soprattutto una persona che compie scelte generose: è al nostro fianco con una donazione regolare da 5 anni perché crede non si possa rimanere indifferenti di fronte alla difficoltà di chi affronta una malattia genetica rara.

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Ma il suo impegno non si ferma qui, perché è anche un volontario Telethon che raccoglie fondi per la ricerca distribuendo il Cuore di cioccolato e i Cuori di biscotto.

Perché questa scelta?

Paolo riconosce l’importanza di sostenere con costanza la ricerca scientifica e sa che nel caso di Fondazione Telethon diventa fondamentale perché alimenta il lavoro degli istituti di Milano e Pozzuoli e di molti altri giovani e promettenti ricercatori finanziati con bandi di ricerca.

E dal lavoro dei ricercatori nascono grandi speranze per tante famiglie:

«Con ogni piccolo contributo, possiamo fare qualcosa di grande offrendo una speranza alle famiglie che vivono il dramma di un figlio con una malattia rara. Come diceva W. James: “L’uso miglior della vita è di spenderla per qualcosa che duri più della vita stessa”».

Quando sceglie di avvicinarsi a Fondazione Telethon, si rende subito conto di essere entrato a far parte di una grande famiglia formata da tanti donatori come lui che, con un cuore grande, dimostrano come possa esserci sempre spazio per la solidarietà, nonostante le nostre vita siano dominate dalla fretta e dall’indifferenza.

Paolo è un sognatore proprio come loro e come tutte le persone che animano l’attività di Fondazione Telethon ogni giorno, con l’obiettivo di fornire una possibilità di vita diversa a tanti bambini e ai loro genitori.

«In fondo, se ci pensiamo, in tutto questo i “nati rari” chiamano gli altri “nati rari”: genitori, ricercatori, donatori, sostenitori. Ed alla fine potremmo dire davvero che siamo davvero tutti nati rari».